Durante il Guitar Show 2024, ho avuto il privilegio di partecipare al Creators’ Roundtable con un intervento dedicato alla didattica musicale. In particolare, ho voluto rispondere alla domanda che molti mi pongono da tempo: “quando arriverà il seguito di Primi Bassi e, in particolare, quando si parlerà di Scale?”
Durante il mio intervento, ho condiviso alcune considerazioni fondamentali sull’importanza della comprensione dell’armonia per i bassisti. Ho sottolineato l’importanza di un approccio sistematico allo studio delle scale, soprattutto per i principianti, dopo aver acquisito le basi delle triadi, dei rivolti e delle quadriadi. Questo è il motivo per cui Primi Bassi non tratta delle scale: ritengo che sia opportuno approfondire questo argomento sistematicamente solo dopo aver reso molto solida la conoscenza e l’applicazione pratica dei chord tones, quello che io amo definire “lo scheletro in cemento armato della nostra casa bassistica”.
Il fulcro del mio discorso è stato la scala maggiore e le modalità per comprenderla e suonarla in modo efficace. Ho evidenziato come spesso gli studenti suonino le scale senza comprenderne appieno la struttura e l’importanza delle singole note. In particolare, ho esemplificato la differenza tra una quarta e una terza, chiarendo perché la quarta su una tonalità maggiore sia considerata una “avoid note”, ossia una nota da evitare perché genera una forte tensione che richiede una risoluzione.
In questo articolo e nel relativo video, voglio ampliare il discorso fatto durante il Guitar Show e presentare un approccio pratico allo studio delle scale. Illustrerò quello che considero il “workout definitivo” volto a consolidare la conoscenza del manico dello strumento. Questo workout si basa sull’idea di studiare le scale in tutte le tonalità seguendo il circolo delle quinte e memorizzando le alterazioni presenti in ciascuna scala. Nell’esercizio, copriremo l’intera tastiera del basso lavorando ogni cinque tasti e acquisendo una solida consapevolezza delle note, delle loro posizioni e di ogni possibile diteggiatura.
Infine, condivido un importante principio: lo studio delle scale e delle strutture armoniche è solo il punto di partenza per sviluppare la propria creatività e libertà nell’interpretazione musicale. Ho citato il grande pianista Thelonious Monk, evidenziando come abbia costruito la sua fama suonando “note sbagliate”, ma con un’autorevolezza tale da renderle parte integrante della sua espressione artistica.
Il video che segue presenta alcuni momenti interessanti del mio intervento al Creators’ Roundtable del Guitar Show 2024, integrati con del video che illustra il workout di cui vi ho parlato. Non mi resta che augurarvi buona visione e buona pratica!