Da tempo, a mio avviso, nel mondo del basso, l’uso virtuosistico dello strumento è la norma. Non sono pochi i bassisti che, pur essendo impegnati come solidi accompagnatori in svariati contesti musicali, in altri ambiti sfoggiano una padronanza dello strumento che va ben oltre questo ruolo.
Sebbene in Italia permanga ancora, in alcuni ambiti, il pregiudizio secondo cui chi fa “numeri” sui social media, esibendo un livello tecnico elevato, non sarebbe adatto ad accompagnare un artista pop e sarebbe “discriminato” nell’ambiente, è tempo di sfatare questo mito.
È giunto il momento di dare voce a una nuova generazione di bassisti che definirei “camaleontici”: sono in grado di adattarsi a ogni contesto musicale, ricoprendo sia il ruolo di solido accompagnatore in ambito pop-rock che quello di virtuoso sui social. Raccolgono consensi, partnership e ogni sorta di riconoscimento, in un momento storico notoriamente avverso alla professione di musicista.
Vi presento in breve i tre bassisti che sono stati ospiti di Bass Community e del Format #BassOnLine, e con i quali abbiamo parlato di cosa vuol dire essere musicisti di nuova generazione, districandosi tra situazioni lavorative “mainstream” e contenuti social d’impatto.
Timo Orlandi, talentuoso bassista italiano. Nato a Massa il 27 aprile 1992, Timo Orlandi (nome d’arte di Simone Orlandi) inizia a suonare il basso all’età di 12 anni studiando da autodidatta fino ai 22. Suonato e registrato con Pino D’Angiò, Irene Fornaciari, Alexander Krivoshapko e con artisti emergenti come F.Z.M., Cogito, Kashmere, Bonifacio Madeyes, Leo Caleo, Eil Marchini, Cheyenne Wolf, Millelune, si è esibito in numerosi concerti e festival. Attualmente collabora con Sonohra e Tèracomera. È endorser di MarkBass, Overload Guitars, MAMA Pickups e Galli Strings.
Matteo Bertoldi, insegnante e musicista diplomato alla Lizard. Negli anni ha approfondito varie tecniche del basso elettrico, specializzandosi nel pizzicato a tre dita. L’attività live lo ha portato ad esibirsi in molti generi, dal pop al funk al rock fino al metal. Dal 2018 suona con Giacomo Voli nel progetto “The Voice of Rock”. Nel 2019 ha accompagnato Paul Gilbert. Dal 2020 crea contenuti sui social. A fine 2021 è stato notato da Yamaha, con cui collabora. È entrato nei SAD Metallica, tributo ai Metallica, con cui si esibisce in Europa. Sta componendo musica inedita con il batterista Riccardo Fanara (Coma Cose).
Pier Piras, musicista, compositore e producer, si occupa di musica da 15 anni, ottenendo premi e riconoscimenti. Ha oltre 34.000 follower su Instagram. Ha collaborato con star di Youtube come Davie504 e Charles Berthoud e brand come DistroKid, Xvive Audio e Audified. Dal 2022 è Product Specialist per Girardi Guitar works. È stato finalista come “Bassist of the Year” ai Bassplayer Magazine Awards 2021. Il suo album di debutto “A Wizard’s Perspective” è stato recensito da Bass Magazine, BassMusician Magazine e Rockit.