Basso, plettro o dita? La questione amletica che spesso ogni bassista si trova ad affrontare trova in questo video una risposta definitiva, ovvero: basso, plettro E dita! Facciamo una chiacchierata con Peppe Sferrazza, Alessio Dell’Esto e Luca Silvestri sul loro nuovo metodo per basso a plettro: Pick’N’Bass. Scopriremo che il plettro è una possibilità davvero interessante e racchiude un mondo di sonorità, che secondo gli autori vanno viste come un ampliamento della palette sonora a disposizione del bassista, e non come una scelta di campo, a prescindere dal genere musicale che si suona.
Il metodo Pick’N’Bass è stato scritto per bassisti di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti, e ci guida attraverso molte tecniche distintive con 90 groove inediti che sono stati sviluppati dai tre insegnanti per aiutare gli studenti a praticare e migliorare le loro abilità di plettratori.
La prefazione del libro è stata scritta da Tony Franklin, abile plettratore e riferimento mondiale per questa tecnica, che ha elogiato il metodo per la sua capacità di insegnare ai bassisti come utilizzare il plettro in modo efficiente e musicale.
Il plettro è spesso associato al metal, ma in realtà è un’opzione valida per molte altre tipologie di generi musicali, come il pop. Da taluni Il plettro è disdegnato, ma in realtà ci sono molte tecniche per produrre un suono con il plettro che non sono necessariamente “grezze” come costoro pensano.
Il metodo Pick’N’Bass è stato scritto per dimostrare che il plettro può essere utilizzato per suonare il basso in modo musicale e sofisticato, e che ci sono molte tecniche che possono essere imparate per sfruttare al massimo questo tipo di sonorità. Il metodo è una lettura essenziale per i bassisti che vogliono migliorare la loro tecnica e ampliare le loro abilità sul basso.
In questo video facciamo una bella chiacchierata con i tre autori riguardo al libro. Buona visione!